Perché e Come

Perché scegliere un cucciolo nostro?
-Ogni allevatore SERIO ha un progetto in mente.

-Allevare è un compromesso tra preservare e arricchire con un dettaglio personale, la razza.

-Scegliere un cucciolo nostro è avvicinarsi al nostro progetto, in un certo senso, partecipare a esso, condividerlo almeno in parte.
Noi abbiamo due obbiettivi:
*Il cane da Pet Therapy/Compagnia per persone con bisogni speciali: questo non vuol dire che i nostri cani non sono adatti alle famiglie senza bisogni particolari, anzi! con la selezione caratteriale che mettiamo in atto puntiamo ad abbinare al meglio il cane alla famiglia. Non ci nascono solo cani da Pet Therapy, e con noi potete avere da subito l’idea del tipetto che portate a casa.
*Il Cane di St John/Labrador Pelo Lungo/Wavy Coat: é un cane considerato estinto, eppure vive ancora nel patrimonio genetico del Labrador, i pelo lungo sono il testimone di un passato che torna a farci visita… sono al corrente che non si tratta di un labrador a standard e nemmeno il pastore tedesco a pelo lungo lo era. Sono la mia passione, potrebbe diventare pure la vostra.

Allevare è un modo di condividere i vantaggi che i cani ci danno. I cani mi hanno mostrato un mondo che non conoscevo e dal quale ora non riesco a fare a meno.
Inoltre questo continuo ciclo della vita (nascita, crescita e distacco) aiuta i miei figli a crescere con concetti che altrimenti avrei faticato a trasmettere come volevo, il vissuto è la migliore scuola, i miei figli imparano la responsabilità, l’affetto, le cure verso i più deboli, l’attenzione verso i bisogno altrui e la separazione o distacco da chi vogliamo bene per il bene dell’altro. (non potrei mai dare l’affetto e le cure che meritano i miei cani se ne avesse 25/30 cani in giro per casa)

Per noi allevare non è solo “custodire la razza”, abbiamo carpito un senso maggiore quando abbiamo permesso ai cani di renderci persone più consce della nostra umanità.

Come:

Abbiamo scelto di selezionare i Labrador non solo morfologicamente ma principalmente in base alle loro caratteristiche caratteriali, per favorire e supportare al meglio il loro sviluppo abbiamo messo in atto il protocollo Bio Sensor:

Il “Bio sensor” (o “Senso puppy”: sono quasi sinonimi. Il Senso Puppy è il programma portato in Italia da Carlo Colafranceschi, che ha apportato qualche modifica-miglioria a quello originale) è un programma di stimolazione sensoriale neonatale basato sul presupposto che minime forme distress subite nel primo periodo di vita sotto forma di stimoli termici, tattili e di movimento riescano a stimolare il sistema endocrino, le ghiandole surrenali e la ghiandola pituitaria (ipofisi).
Studi effettuati da diversi ricercatori americani (e sviluppati dall’esercito, probabilmente allo scopo tutt’altro che cinofilo di ottenere efficaci “war dogs”) hanno evidenziato che i soggetti sottoposti a leggeri stress risultavano, da adulti, più resistenti nei confronti del freddo e di alcune malattie (malattie infettive, tumori); inoltre maturavano più velocemente e davano risultati migliori nei test di risoluzione dei problemi.
In due parole, erano più robusti e più intelligenti.
L’esercito statunitense ha quindi sviluppato, nel suo programma di allevamento, una serie di “esercizi” che devono iniziare al terzo giorno di vita e terminano intorno al sedicesimo giorno. – Cit. “Ti presento il cane” di Valeria Rossi

 A questo tipo di stimolazione abbiamo aggiunto l’arricchimento ambientale  che consiste nel far sperimentare al cucciolo ancora piccolo diverse superficii, colori, suoni, sensazioni, in modo tale da cercare di  renderlo consapevole che oltre a “mamma e fratellini” esiste il mondo. Tutto questo non arreca torture ai piccoli, è come quando noi prendiamo i sonagli, giochini, le palestrine, i tappetini multifunzione per i nostri neonati cercando di stimolare la loro curiosità e l’apertura dei loro sensi verso il mondo.

Inoltre abbiamo iniziato dalla nostra seconda cucciolata con l’attivazione mentale. Il tutto consiste in giochi semplici di rintraccio crocchette (qualcosa che motiva fortemente il cucciolo) tramite l’annusare, spostare, etc per favorire il meccanismo che poi porta all’apprendimento di concetti più elaborati. La attivazione mentale è senz’altro un ottimo anti stress per i nostri cani e prima iniziano, prima ne godono dei loro benefici.

A concludere questo percorso vi è il Test attitudinale, test somministrato da una specialista comportamentale con esperienza ventennale e formazione universitaria all’estero. Con questo test cerchiamo di prevedere il livello di dominanza e le attitudini del cane adulto, ovvero, quanto il vostro peloso è portato a seguire le indicazioni impartite della/e figura/e di riferimento del “branco” e quali siano i suoi punti di forza e di caduta (non ha senso parlare di difetti, in quanto ogni comportamento del cucciolo può essere rimodellato o possiamo comunque indirizzare i suoi comportamenti problema insegnandoli a usarli in maniera funzionale)

Se volete approfondire, troverete spiegazioni nei link all’interno di questa categoria.